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Tutto abbastanza scontato nel girone del Milan, dove i rossoneri e il Barça risolvono la pratica con margine. Lo Zenit ritrova l'acuto dei giorni migliori, affonda il Borussia Dortmund di Klopp.
I top
Luciano Spalletti - Dopo la gara contro l'Apoel, persa dallo Zenit per due a uno, sono piovute critiche all'indirizzo del tecnico italiano. La gara contro il Porto ha rimesso in careggiata i russi che ora sono secondi dietro - appunto - all'Apoel pareggiante in Ucraina contro lo Shakhtar. Shirokov mattatore, Danny ci mette lo zampino.
Zlatan Ibrahimovic - Chiedete ad Allegri, ma anche ai tifosi di San Siro, quanto manchi lo svedese a questa squadra. Lo scorso aprile quasi tutti lo hanno discusso, anche per via di una condizione non ottimale. Entra in campo e segna, seppur su rigore, il suo secondo gol tra campionato in Champions, in due partite. Ora tocca alla Juve?
Il Barça - Il tiqi taqa forse non ha avuto molto presa con il Milan - seppur i rossoneri non abbiano praticamente visto la porta se non in due occasioni - ma basta a sistemare per le feste il Bate Borisov. Si riprende la cima del girone grazie alla differenza reti, il ritorno a San Siro sarà decisivo per decidere la prima del girone.
I flop
La crisi del Borussia Dortmund - Un meccanismo perfetto. Questo erano i gialloneri di Jurgen Klopp fino allo scorso maggio, poi qualcosa si è rotto. Impensabile che sia solo l'addio di Nuri Sahin, forse tutto l'ambiente ha risentito del Meisterschale vinto in scioltezza e pensava che si potesse ripetere un ciclo vincente come quello di quindici anni fa. Tocca smentire e svegliarsi, e pure alla svelta.
Ivan Marcano - Inguardabile in occasione dei due gol dell'Arsenal, prima lascia campo libero al ragazzo prodigio Oxlade-Chamberlain, poi serve maldestramente - e forse involontariamente - André Santos in occasione della seconda rete. Un disastro difensivo.
Aliaksandar Hutar - Impresentabile l'attaccante bielorusso in porta per questioni d'emergenza. Ah, fa il portiere davvero?.